Materica Fisicità

Materica Fisicità

Di un altro sapere.. di musica e arte

Vittorio Veneto, atelier “la Porta Fucsia”, dicembre 2018

Mostra personale

Esposizione, cena, concerto, performance.

Sophia Zaccaron

Buonasera a tutti.

Grazie per essere qui e per aver reso possibile, con la vostra presenza, questa serata.

Molti di voi già mi conoscono.
Sono Sophia Zaccaron e sono pittrice e attrice.
Ho iniziato a disegnare ancora quando ero molto piccola e grazie ai miei genitori

ho potuto coltivare questa passione per l’arte.
E’ grazie a loro se oggi sono qui.

Ho frequentato l’istituto d’arte prima a Morbegno, in provincia di Sondrio, poi qui a Vittorio Veneto.
Grazie a mia madre e alla scuola ho imparato a gestire tutte le tecniche pittoriche e molto altro.
Il mio amore per il colore poi, ha fatto il resto.

Ho iniziato a partecipare a diversi concorsi già quando frequentavo le medie: ArtInIce ad esempio.
Dove la mia squadra ha vinto il primo premio del pubblico.
E’ stato il mio primo riconoscimento pubblico e vedere le mie foto sul giornale mi ha emozionata.

Ho sempre pensato che fosse importante battersi per i propri sogni,

questa volontà mi ha portata a mettermi sempre in gioco.
Ho partecipato a diverse mostre e concorsi ma la svolta è avvenuta a dicembre scorso, a un anno da oggi:

quando mi hanno comunicato che sono stata scelta per partecipare a una mostra internazionale a Marino Laziale.

Per poterci essere ho preso la decisione di lasciare il lavoro che pagava le bollette, per seguire il mio più grande sogno:

Vivere di Arte.

Da quel momento ho incanalato tutte le mie energie nel mondo dell’arte.
Sono riuscita a vendere parecchie mie creazioni che mi hanno permesso di sopravvivere fino a questo momento.

Oggi sono qui a presentarvi un progetto che ho avviato studiando la luce.
Questi lavori sono tutti piccole sculture perchè sono stati realizzati in gesso su poliuretano.
Spesse ma leggere, creano giochi di luce/ombra sempre diversi a seconda del raggio luminoso e della sua incidenza.
In moltissime opere se notate, c’è la presenza dell’oro, che mi identifica in questo periodo,

perchè è un modo per curare le mie ferite.

In Giappone, quando un vaso si rompe non viene gettato via bensì viene aggiustato con l’uso di colate d’oro nelle crepe.
Questa tecnica “Kintsugi” va a dare valore alla rottura e quindi al pezzo.
Nella mia vita ci sono stati molti momenti difficili e queste ferite le curo con l’oro.
Sappiate che funziona perchè ormai lo sto usando sempre meno!
L’arte come terapia quindi.
Ma non solo.
Per me l’arte è un modo di esprimermi, di trasmettere messaggi e inserire il mio pensiero nella società.
In questo non mi bastano sempre i colori perciò ho iniziato a fare anche teatro e cinema.
Si sà, gli artisti in quanto tali, hanno sempre qualcosa da dire… e di regola sono anche sempre squattrinati!
Ma vi assicuro che una vita passata a fare ciò che non piace è una vita sprecata.
Fare ciò che ci rende felici paga molto più del denaro.
E io sono felice!!!

Sono felice perchè sto avendo conferme ogni giorno che ciò che faccio, è buono.
A gennaio esporrò per la prima volta all’estero: una mostra alla quale parteciperanno solo 10 artisti a Barcellona

e io sono una dei fortunati!
La soddisfazione è immensa!

Prima di darvi modo di vedere come lavoro, che per me è la prima volta che dipingo davanti a qualcuno, voglio ringraziare ancora le persone che mi hanno permesso di essere qui, stasera.
A mio padre che c’è sempre e mi aiuta ogni volta che può.
A mia madre e Giovanni che mi hanno insegnato a guardare il mondo da prospettive diverse, a chi ha creduto in me.
Grazie a Antonella che mi ha permesso di esporre qui e avervi tutti riuniti oggi, per me è un grande regalo.
Grazie.
Grazie a tutti!!

 

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